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Jobs act, pronti gli ultimi decreti attuativi

In Gazzetta Ufficiale del 23.09.2015 sono stati pubblicati gli ultimi quattro decreti legislativi attuativi che completano la riforma del lavoro “JOB ACT” .

Decreto legislativo n. 148 del 14.09.2015
Ammortizzatori sociali

Il decreto rende strutturale la NASpI a 24 mesi per sempre.
Inoltre mette a regime e rende strutturali (cioè finanzia per sempre) altre importanti misure di politica sociale:

  • le misure di conciliazione dei tempi di cura, di vita e di lavoro (tra le quali l’estensione del congedo parentale);

  • l’assegno di disoccupazione (ASDI), che fornisce un reddito sino a sei mesi ai beneficiari di NASpI con figli minori o ultracinquantacinquenni che esauriscono il sussidio senza avere trovato lavoro e hanno un ISEE inferiore a 5.000 euro all’anno;

  • il fondo per le politiche attive del lavoro.

Infine, il decreto estende le integrazioni salariali agli apprendisti assunti con contratto di apprendistato professionalizzante e includendo nei fondi di solidarietà tutti i datori di lavoro che occupano più di 5 dipendenti, anziché, come in precedenza, più di 15.

Viene prevista una revisione della durata massima complessiva delle integrazioni salariali: per ciascuna unità produttiva, il trattamento ordinario e quello straordinario di integrazione salariale non possono superare la durata massima complessiva di 24 mesi in un quinquennio mobile.

L’intervento straordinario di integrazione salariale può essere concesso per una delle seguenti tre causali:

  • riorganizzazione aziendale

  • crisi aziendale

  • contratto di solidarietà, sino a 24 mesi in un quinquennio mobile, che possono diventare 36 se l’impresa non utilizza CIGO o altre causali di CIGS nel quinquennio.

Decreto legislativo n. 149 del 14.09.2015
Razionalizzazione e semplificazione dell’attività ispettiva

Il decreto legislativo prevede, al fine di razionalizzare e semplificare l’attività ispettiva, l’istituzione dell’Ispettorato nazionale del lavoro.

L’Ispettorato ha la funzione di coordinamento, della vigilanza in materia di lavoro, contribuzione e assicurazione obbligatoria.

In supporto alla programmazione dell’attività di vigilanza svolta dall’Ispettorato, si prevede l’obbligo per l’INPS, l’INAIL e l’Agenzia delle entrate di mettere a disposizione dell’Ispettorato, anche attraverso l’accesso a specifici archivi informatici, dati e informazioni, sia in forma analitica che aggregata.

Decreto legislativo n. 150 del 14.09.2015
Riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive.

Viene definito lo stato di lavoratore disoccupato, di lavoratore dipendente che subisce una riduzione di orario e di lavoratore a rischio di disoccupazione. Gli appartenenti a queste categorie verranno assegnati ad una classe di profilazione, allo scopo di valutarne il livello di occupabilità e saranno convocati dai Centri per l’impiego per la stipula di un Patto di servizio personalizzato. Il Patto dovrà inoltre riportare la disponibilità del richiedente a partecipare a iniziative di carattere formativo, di riqualificazione o di politica attiva e ad accettare congrue offerte di lavoro.

Si prevede inoltre un Assegno di ricollocazione, a favore dei soggetti disoccupati, percettori della nuova prestazione di assicurazione sociale per l’impiego (NASpi), la cui disoccupazione ecceda i quattro mesi.

Ancora, i lavoratori titolari di strumenti di sostegno del reddito potranno essere chiamati a svolgere attività di servizio nei confronti della collettività nel territorio del Comune di residenza.

L'utilizzo dei lavoratori in tali attività non determinerà l'instaurazione di un rapporto di lavoro.

A questi lavoratori spetterà un importo mensile, pari all’assegno sociale, erogato dall’INPS.

Si riordina infine la normativa in materia di incentivi all’occupazione con la previsione della istituzione, presso l’ANPAL, di un Repertorio nazionale degli incentivi all’occupazione.

 

Decreto legislativo n. 151 del 14.09.2015

Altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità

Le disposizioni contenute nel decreto possono essere suddivise in tre gruppi fondamentali.

Il primo concerne la semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese; il secondo i rapporti di lavoro; il terzo le pari opportunità.

1) Semplificazioni di procedure e adempimenti
a) Razionalizzazione e semplificazione dell’inserimento mirato delle persone con disabilità.
b) Razionalizzazione e semplificazione in materia di costituzione e gestione del rapporto di lavoro.
c) Razionalizzazione e semplificazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
d) Revisione delle sanzioni in materia di lavoro e legislazione sociale.

2) Disposizioni in materia di rapporto di lavoro
I principali interventi riguardano:

- la revisione della disciplina dei controlli a distanza del lavoratore, nel rispetto delle disposizioni in materia di privacy;

- la possibilità per i lavoratori di cedere, i riposi e le ferie maturati, al fine di assistere i figli minori che, hanno bisogno di assistenza e cure costanti da parte dei genitori;

- l’introduzione con decreto ministeriale, per i lavoratori del settore privato, di ipotesi di esenzione dal rispetto delle fasce di reperibilità in caso di malattia, così come avviene per i lavoratori del settore pubblico;

- l’introduzione di modalità esclusivamente telematiche per effettuare le dimissioni, su appositi moduli resi disponibili dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali attraverso il sito istituzionale.

3) Disposizioni in materia di pari opportunità

I principali interventi riguardano modifiche della composizione e delle competenze del Comitato nazionale di parità e delle consigliere.

Per chiarimenti ed approfondimenti gratuiti contattare:
www.imprendo.eu - 080.4970272 - salvatore.putignano@imprendo.eu

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